giovedì 9 aprile 2015

L'organo-orchestra Lingiardi in San Pietro al Po

L'organo orchestra è uno degli strumenti più affascinanti dell'Ottocento italiano.
I fratelli Lingiardi di Pavia, principali fautori di questo tipo di attività organaria, sono stati attivi dal 1807 al 1920 realizzando 271 organi in Italia e anche all'estero.
L'organo, realizzato nella Chiesa di San Pietro al Po del 1877, è l'unico, dei cinque organi-orchestra supersititi, interamente funzionante ed è rimasto tale e quale secondo le caratteristiche ideate dall'autore.
Gli interventi di restauro conservativo fino ad oggi sono stati tre.
Il primo ad opera di GIUSEPPE ROTELLI nel 1903 con sui si è messo in atto la modifica dell’impianto di manticeria, l' unione dei due impianti del vento e la riduzione generale della pressione.
L'altro significativo restauro è stato quello della DITTA MASCIONI nel 1988 con il mantenimento delle modifiche e delle pressioni realizzate da Rotelli.
L'ultimo intervento è stato quello di GIANI CASA D’ORGANI nel 2008 che ha realizzato un restauro fonico, la ricostruzione delle parti alterate nell’impianto del vento e la separazione dei due condotti primari, ripristino delle due diverse pressioni secondo le antiche indicazioni dell’autore.
Di seguito riporto la
SCHEDA TECNICA realizzata da Giani Casa d'organi.
L'organo è posto in cantoria sul portale d'ingresso e racchiuso in elegante cassa riccamente decorata e dorata.
Il prospetto, dal profilo rettilineo, è composto di 33 canne in unica campata disposte a tre cuspidi.
Le bocche sono allineate con labbro superiore a mitria segnata dall'interno.
La trasmissione è interamente meccanica per tastiera, pedaliera e registri.
Le tastiere, poste in consolle a finestra, sono dotate di 61 tasti ciascuna (ambitoDo1/Do6) ; i diatonici sono placcati in osso ed i cromatici sono in noce ebanizzato.
La pedaliera del tipo a leggio, è dotata di 17 pedali con ambito Do1-Mi2 (di 12 suoni reali), di seguito, due pedali ad incastro per Terzamano e Rollante.
La divisione tra bassi e soprani è Si2/Do3.
I registri sono comandati da manette lignee a movimento orizzontale ed incastro verticale a fine corsa alla “lombarda”, disposte in due colonne a destra della tastiera e una a sinistra, contrassegnate da targhette cartacee non originali -riprodotte sulla base di alcune targhette originali superstiti- poste tra le feritoie e recanti una singolare disposizione fonica tra cui spiccano molti strumenti dell'orchestra come:
Corni Dolci
Czakan
Flauto Traversiere
Viola
Violetta
Oboe
Trombe
Fagotto
Corno Inglese

Controfagotto
Clarone
Corno Bassetto
Ottavino
Cornetto
Bombardino
Bombardone
Timpani
Nella cassa armonica, guidata dalla seconda tastiera, troviamo altri interessanti registri quali:
Violino dolce 
Violino di concerto
Viola 16' s.
Violoncello 16' s.
Arpone 8' b.
Dulciana 4' b.
Flauto in Selva 8' s.
Voci Umane 16' s.
Sotto la tavola della registrazione sono posti i due pedaloni per l'inserimento del Ripieno e della “Combinazione libera alla lombarda”, a destra è posto il pedalone per la combinazione libera alla cassa armonica; sopra la pedaliera sono collocati due pedaletti che comandano rispettivamente: Campanelli alla Tastiera e Tam-Tam.
L'impianto della manticeria è composto da cinque mantici, tre del tipo “a Lanterna” e due del tipo a cuneo di cinque pieghe ciascuno così collocati: i quattro a lanterna sono collocati uno sull'altro nel basamento della cantoria mentre i due cuneo sono collocati all'interno dell'organo.
Per cogliere le potenzialità di questo straordinario strumento propongo un video con l'intervento del maestro Marco Ruggeri che riesce in maniera ottimale a far emergere tutte le sonorità del Lingiardi.




Nessun commento:

Posta un commento