sabato 21 novembre 2015

Ubaldo Ferrari, figura significativa nella storia di Castelverde



Chi era Ubaldo Ferrari?
Un nome importante per Castelverde a cui è stato intitolato l'Istituto Comprensivo e una via del Paese.
Però sul sito dell'Istituto non appare nessuna notizia bibliografica di questo personaggio.
E' quindi importante conoscerlo meglio e mantenere vivo il suo ricordo.
"Sarebbe diventato una delle figure più significative della Resistenza e del dopo-Liberazione, se la morte non l'avesse colto a soli quarantadue anni, il 6 febbraio 1936.
Nato a Castelverde il 18 giugno 1893, da una famiglia di proprietari agricoltori distinta nella provata tradizione cattolica, cresciuto in una comunità che vide fiorire il miracolo della carità (O.P. SS. Redentore, di cui il padre Primo, era stato cofondatore insieme con Mons. Gardinali), laureato in giurisprudenza, con distacco meditato e sofferto si lancia nelle fierissime lotte per il riscatto delle classe più umili, nell'azione sindacale migliolina e nel Partito Popolare.
Passato con l'avvento del fascismo il tempo delle lotte, si dedica alla ricerca scientifica nel campo del diritto penale e processuale, arrivando alla cattedra universitaria.
Letterato, musicista, oratore e cattolico convinto è stato un precursore della presenza dei laici nella
Chiesa e nella società civile." Così lo ricorda, in maniera sintetica e chiara, don Ettore Fontana che fu pure parroco di Castelverde, negli anni sessanta, nel suo volume "Segnali e messaggi dal passato. Lineamenti di una storia del Movimento Cattolico Cremonese" del 1989.
Il discorso di Ennio Zelioli Lanzini, parlamentare cremonese, per l'inaugurazione della Scuola dedicata al nome di Ubaldo Ferrari nel 1967 a Castelverde lo delinea come un "cattolico a tutta prova".
"Un cattolico precursore anche nel mondo della giurisprudenza: uno dei più insidiosi per la retta coscienza di un discepolo del vangelo: "Sia il vostro parlare si, si; no, no; il di più viene dal maligno" (Mt. 5,37). E' stata la regola aurea per questo straordinario protagonista dell'agone politico e forense, vissuto solo quarantadue anni...
La sua vasta cultura lo rendeva ammirato conversatore, letterato pianista, concertista finissimo, musico
e critico d'arte, sociologo..."



Nelle foto:
- il monumento a Ubaldo Ferrari al Cimitero di Castelverde con la scritta: Oratore, Giurista, Musico, Letterato e Cristiano Esemplare;
- la  lapide di famiglia di Ubaldo con la moglie Rachele  e i figli in ordine cronologico per data di morte.






sabato 7 novembre 2015

Chiesa di San Luca a Cremona

Particolarissima chiesa cremonese è una delle più antiche della città.
Risale infatti al 1100, anno in cui venne costruita una chiesa molto semplice, a capanna come si dice in gergo, secondo lo stile romanico.
Non è in realtà cambiata, ma viene solo abbellita dal protiro quattrocentesco che accoglie all’ingresso, elegantissimo con le sue colonne ed i leoni.


Cremona sfugge alla peste del ‘500 e rende grazie costruendo il piccolo tempietto ottagonale che occupa la parte sinistra della facciata.
Dedicato al Cristo risorto, realizzato in stile
rinascimentale da Bernardino de Lera nel 1503.
Funzionale, poiché protegge anche un preziosissimo affresco del cristo dipinto sulla facciata, e dunque oggi al riparo.
L'interno della chiesa pesantemente rifatto nel corso del seicento, subì nel 1881, quando subentrarono i padri Barnabiti, un radicale intervento di restauro che riportò la chiesa alla sua primitiva bellezza, spogliandola però delle numerose opere d'arte che l'arricchivano.
Della decorazione quattrocentesca rimangono due ambienti nell'attuale sacrestia: nella prima stanza sono affrescati sulla volta prinicpale i quattro evangelisti, nella seconda la leggenda dei tre vivi e dei tre morti sulla parete laterale, affreschi realizzati da Antonio de Ferrara nel 1419, di evidente stile tardo gotico.
Tesoro è la sagrestia, che conserva affreschi quattrocenteschi.

da turismo.cremona.it e lombardiadavedere.it