domenica 30 luglio 2017

FABIO MORENI: l'avventura umanitaria di un uomo di fede - Mauro Faverzani

Si intitola “Fabio Moreni: l’avventura umanitaria di un uomo di fede” il libro curato dal giornalista cremonese Mauro Faverzani e pubblicato nel ventesimo dal martirio. Il volume è stato pubblicato da un editore nazionale di assoluto prestigio: le Paoline. «Subito la casa editrice ha mostrato interesse e molta attenzione a questa pubblicazione – sottolinea don Mangili, membro di Fondazione Moreni – riconoscendo così l’alto valore della testimonianza di Fabio».
Il libro rappresenta una sorta di biografia umana e spirituale, frutto di una ricerca scrupolosa, di un lavoro di raccolta sistematico, di una trasposizione in pagina il più possibile attenta a coglierne la personalità autentica, per ripercorrerne l'intenso itinerario umano e di fede fino al martirio.
La vita di Moreni è presentata lasciando che a parlarne siano Fabio stesso attraverso i suoi scritti (molti dei quali inediti), la mamma Valeria con i suoi ricordi e quanti lo hanno conosciuto. Il testo si avvale della prefazione scritta del cardinal Vinko Puljic, arcivescovo metropolita di Vrhbosna-Sarajevo, che scrive: “Gli operatori di pace sono i primi collaboratori di Dio. In questo spirito osservo la vita di Fabio, consumatasi e donatasi per la realizzazione della pace.[…]”.
I proventi della vendita del volume saranno devoluti alla Fondazione Fabio Moreni, sorta nel 1994 per volontà della madre e di un gruppo di amici che desiderano ricordarne la fede esemplare. Scopo della fondazione è tenere viva la testimonianza lasciata da Fabio, attraverso opere sociali di solidarietà e di carità, sia nel territorio cremonese sia in Paesi in via di sviluppo. [da archivio.diocesicremona.it]

Fabio Luca Maria Moreni nacque a Cremona il 12 maggio 1954 da Giovanni Moreni e da Valeria Arata.
Dopo una brillante carriera scolastica - si diplomò in soli quattro anni presso il liceo scientifico, a Cremona, e si laureò a pieni voti in ingegneria informatica presso l'Università Normale di Pisa - , si occupò a tempo pieno dell'azienda paterna, che ricadde sulle sue spalle mentre era ancora studente liceale, a causa dell'ìmprovvisa morte del padre.
La sua vita fu caratterizzata da un inarrestabile cammino di fede, che lo spinse a recarsi nella Bosnia allora segnata dalla guerra, da volontario, percorrendo un paio di volte al mese tra le 20 e le 25 ore di tragitto, pur di portare personalmente alla povera gente viveri, indumenti e medicinali.
E’ morto a 39 anni, il 29 maggio 1993, ucciso con gli amici Sergio Lana di Rivarolo Mantovano e Guido Puletti di Brescia, mentre trasportava aiuti umanitari: i “Berretti verdi” di Hanefija Prijic Paraga sequestrarono il convoglio e li fucilarono.
La sua testimonianza forte, la profonda fede ed il suo senso di altruismo vengono oggi portati avanti dalla Fondazione, che al suo esempio si ispira e che da lui prende il nome. [da fondazionemoreni.org]

Una lunga esperienza, ma solo per anagrafe. Mauro Faverzani muove i suoi primi passi con una laurea in Filosofia ed una specializzazione in Psicologia. Certo di una cosa sola ovvero di non voler assolutamente insegnare, sceglie il giornalismo, perché non è che il mercato offrisse molto altro e poi perché, come dice Montanelli, “è sempre meglio che lavorare”.
Giornalista pubblicista prima per forza e poi per scelta, ha la fortuna di trovare un posto libero al settimanale “Vita Cattolica”. Da qui parte e non si ferma più. Cura poi la nera e la giudiziaria a “Mondo Padano”, diventa redattore a “RCN-Radiocittanova”, dove fa esperienza anche di televisione con “TRC”, lo studio di produzione della Diocesi, e con l’informazione on line, creando dal nulla e seguendo per diversi anni il sito ufficiale della Diocesi di Cremona.
A corollario, le cronache potrebbero citare uno stuolo infinito di collaborazioni per testate nazionali (corrispondente de “La Notte” e “Avvenire”), per riviste (“Radici Cristiane”), per agenzie on line (“Corrispondenza Romana”), per radio (“Radio 883”).  [da crashmedia.it]